Swami Niranjanananda Saraswati
Oggi concludiamo la Convention Mondiale sullo Yoga, che è stata davvero molto speciale. La città di Munger è diventata non solo la prima città dello Yoga al mondo, ma anche la prima città ad ospitare lo Yoga Kumbha. L’intera città di Munger sembra così bella, attraente e predisposta e invitante, per coloro che stanno partecipando allo Yoga Kumbha.
In questi cinque giorni passati abbiamo percorso tanta strada.
Il primo giorno, 23 Ottobre, il tema è stato “Lo Yoga come scienza dell’Evoluzione della Coscienza e il Metodo per incrementare la Qualità della Vita”. Il secondo giorno il tema è stato “Le applicazioni dello Yoga nella Salute, Terapie e Società”. Il terzo giorno il tema era “Lo Yoga nell’Educazione, nella Coltivazione dei Samskara e Sviluppo di nuove Espressioni Creative di Vita”. Il quarto giorno il tema era “Lo Yoga e lo Stile di Vita”. Oggi, il quinto e ultimo giorno, nonché conclusione della Convention, l’attenzione va al di là del concetto di Yoga come cultura della nostra vita, non di domani, ma di oggi
Conquanta anni fa, Sri Swamiji, proclamò che lo Yoga è la cultura di domani. Questo fu detto cinque decadi fa quando nessuno sapeva cosa fosse lo Yoga. Oggi, cinquant’anni dopo, dopo molte albe e tramonti, dopo molti pleniluni e lune nuove, ci troviamo al punto di assistere allo Yoga che diventa una cultura mondiale. Le persone di tutto il mondo, le comunità in ogni parte della terra, le persone di tutte le nazioni, caste e credo si rivolgono allo Yoga per conforto e pace – per le loro vite, per le loro menti e per il loro spirito – .
Pertanto possiamo sicuramente affermare che la visione data Sri Swamiji è stata compiuta, grazie a tutti voi. Lo Yoga ha viaggiato da porta a porta e da costa a costa. Ora il prossimo compito per tutti i presenti qui e per tutte le persone del mondo che stanno assistendo a questa grande Convention dello Yoga è mantenere la purezza immacolata della tradizione e degli insegnamenti.
E’ il nostro compito e il nostro Dharma.
Regolarmente abbiamo bisogno di pulire la nostra lampada, per evitare l’accumulo di fuliggine e di polvere sul vetro in modo tale che la luce possa passare dalla lampada e illuminare, in modo sicuro, il cammino degli altri viaggiatori.
Quindi, per connetterci alla visione dei Guru, abbiamo bisogno di esser seri, dobbiamo esser sinceri e dobbiamo esser dediti alla causa. Con la nostra sincerità, serietà e impegno, possiamo vivere la visione dei saggi e rendere lo Yoga una cultura pratica, applicabile e globale che porterà luce, ispirazione, pace e vita in tutti gli aspetti della società umana.
Questo è il messaggio di questa Convention mondiale dello Yoga.
Al di là delle caste, dei credi, della religione, dei dogma, è una celebrazione di vita, una comprensione delle possibilità creative della vita, e una connessione con la gioia e la pace.
—Closing address, 27 October 2013, Polo Ground, Munger