Swami Satyasangananda Saraswati
Discorso tenuto a Hyderabad, India, il 14 marzo 2008, tratto da Yoga Magazine gennaio 2011
La gente di Hyderabad così come tutti gli altri qui presenti oggi sono davvero fortunati poiché avete appena sentito due dei mantra conferiti da Swami Satyananda.
Hari Om è il mantra yoga di Munger e Namo Narayana è il mantra di Rikhia.
Questi due importanti mantra, che sono ora entrati nella vostra coscienza, individuano la divinità che è in voi. Riconoscere questa divinità interiore è materia dello yoga. Voi dovete riconoscerla sebbene, al momento, non vi sia ancora successo.
Nei poemi Ramacharitamanas e Sundarkand, c’è un momento molto speciale che è quando Jamavant rende consapevole Hanuman delle sue immense capacità e della sua grandezza. Hanuman è stato inviato da Rama a cercare Sita che è stata rapita da Ravana. Quando raggiunge la riva dell’oceano, Hanuman si chiede come possa attraversarlo. Così Jamavant arriva e gli ricorda che può perché possiede la siddhi, o abilità psichica, di volare ma, semplicemente, non la ricorda. Jamavant gli rammenta, infatti, che lui ha la capacità di attraversare l’oceano in volo e raggiungere la riva opposta. Allo stesso modo, oggi siamo qui per riportare alla mente qualcosa che già conosciamo, ma che avete dimenticato. Voi avete dimenticato che lo yoga è la vostra eredità in virtù del fatto di essere nati in questa terra di rishi e muni, di saggi e santi.
E’ l’eredità lasciata dai vostri antenati.
Noi siamo venuti qui per ricordare, non per insegnare. Perché voi sapete già tutto, e noi cercheremo solo di rimuovere il velo che ha offuscato la memoria della vostra mente. Questa grande saggezza è stata tramandata dai Rishi Parampara, che costituiscono la tradizione dei saggi, ed è servita all’umanità vissuta nel satya yuga, nel treta yuga, e nell’attuale kali yuga, epoca in cui questa saggezza non solo è importante ma necessaria. E’ perché proprio in questo tempo che l’uomo si è decisamente allontanato dalla fonte della sua natura essenziale.
Cosa è, dunque, lo yoga? Lo yoga è vivere una vita semplice, una vita in cui voi siate in grado di conoscere e comprendere voi stessi. Allo stato attuale non vivete questo tipo di vita. Vivere in semplicità significa che il vostro corpo vi dirà cosa occorre fare, senza dover chiederlo a nessun altro. Questo corpo è un prodotto della natura, costituito dai pancha mahabhootas, i cinque elementi essenziali della natura che occorrerà mantenere in armonia. Di conseguenza, qualunque tipologia di vita voi decidiate di vivere e qualunque mezzo utilizziate per migliorarvi dovrà essere naturale perché voi stessi siete un prodotto della natura; in caso contrario, provocherete solo squilibri.
Quindi, quando si parla di yoga, non sono solo le asana o il pranayama che dobbiamo prendere in considerazione, perché questa è una piccola porzione di yoga. Yoga si riferisce ad uno stile di vita yogico.
A Rikhia, il luogo di Swami Satyananda, uno dei maggiori esponenti dello yoga, noi non insegniamo yoga. E’ stata una decisione consapevole il non insegnare yoga, anche se la maggior parte delle persone presenti siano insegnanti di yoga. Abbiamo deciso che, invece di insegnare yoga, avremmo dovuto incoraggiare le persone a vivere lo yoga. Praticare asana 10 o 30 minuti ogni giorno non è sufficiente. E’ come peccare tutta la settimana e poi andare a confessarsi alla domenica così che si possa ritornare a peccare la settimana seguente.
Se vi abbuffate di tossine per tutta la settimana ben sapete che non potete poi eliminarle in dieci minuti. Lo stile di vita yogico deve essere incluso nel vostro curriculum, se volete migliorare la qualità della vostra vita. La gente si avvicina allo yoga quando inizia a sentire uno squilibrio che può riguardare il corpo, i pensieri o le emozioni. Si inizia a praticare yoga per correggere quello squilibrio che, però, richiede non solo la pratica delle tecniche yoga ma uno stile di vita yogico.
Lo stile di vita yogico significa due cose: equilibrio e disciplina. Il miglior esempio di equilibrio si trova proprio in natura. La natura è equilibrata: la notte è bilanciata dal giorno, il calore dal freddo. Questo è come la natura agisce per tutto il tempo, stabilendo l’equilibrio in tutto ciò che avviene. Questo è l’equilibrio che dovete inserire nella vostra vita, a partire da quanto dormite, mangiate, parlate, pensate o lavorate.
Tutto deve essere regolato e calibrato. L’equilibrio sta nel mezzo, senza estremismi.
Quando si vive una vita di estremi, è come tassare il vostro corpo e la vostra mente! poi si dovrà pagare il conto.
Il secondo aspetto richiama una delle parole più temute: la disciplina. Se volete raggiungere e realizzare qualcosa nella vostra vita, occorre disciplina.
Che tu sia un musicista, un uomo d’affari o una casalinga, dovrete essere disciplinati nel vostro lavoro.
Yoga e disciplina vanno di pari passo. Senza disciplina non si può nemmeno pensare di praticare yoga.
Quindi questo è lo stile di vita yogico a cui dovete seriamente pensare se volete inserire lo yoga nella vostra vita, e non solo la pratica delle asana.
Questo è il messaggio che dovete portare a casa con voi.